I fratelli Capozzoli, originari da una famiglia di piccoli possidenti di Monteforte Cilento, hanno legato storicamente il proprio nome a quello dell'omonima comitiva di "scorridori di campagna o cospiratori carbonari"[1] che si raccolse attorno a tre dei fratelli: Donato, Domenico e Patrizio.
La banda dei Capozzoli, attiva fin dal 1817, operò nel Cilento, area geografica allora compresa nel Regno delle Due Sicilie pre-unitario. La vita della comitiva conobbe il suo drammatico epilogo con il coinvolgimento politico nei moti del Cilento del 1828: prima di allora, l'attività banditesca, di tipo comune, aveva potuto imperversare sul Principato Citra per oltre dieci anni, un tempo di sopravvivenza insolitamente lungo per una banda di briganti[2].