Frederic Thesiger II barone Chelmsford | |
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Nascita | Derby, 31 maggio 1827 |
Morte | Londra, 9 aprile 1905 |
Cause della morte | Attacco cardiaco |
Luogo di sepoltura | Brompton Cemetery |
Dati militari | |
Paese servito | Regno Unito |
Forza armata | British Army |
Arma | Fanteria |
Corpo | Granatieri della Guardia |
Anni di servizio | 1844- |
Grado | Tenente generale |
Guerre | Guerra di Crimea Guerra anglo-zulu |
Campagne | Rivolta indiana del 1857 |
Battaglie | Battaglia di Ulundi |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Eton College |
dati tratti da Zulu, 1879[1] | |
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Frederic Augustus Thesiger, II barone Chelmsford (Derby, 31 maggio 1827 – Londra, 9 aprile 1905) è stato un generale britannico, particolarmente distintosi come ufficiale durante la guerra di Crimea, nella repressione del Grande ammutinamento in India, e poi nella spedizione in Abissinia contro il Negus Teodoro II condotta da Sir Robert Napier.
Nel febbraio 1878 fu promosso tenente generale e posto al comando delle truppe britanniche in Sudafrica, dove affiancò Sir Henry Bartle Frere in una politica di aggressione contro il Regno Zulu. Dopo aver dato al Re Cetshwayo un inaccettabile ultimatum, nel gennaio 1879 comandò il corpo di spedizione inglese nell'invasione del territorio zulù. L'armata di Cetshwayo, sfruttando le tattiche già sviluppate durante il regno di Re Skaha, riuscì a sconfiggere gli inglesi sul campo aperto di Isandlwana, subendo però subito dopo una battuta d'arresto a Rorke's Drift.
Nonostante la vittoria ottenuta a Nyezane (22 gennaio), le sue truppe furono nuovamente sconfitte a Hlobane (27 marzo), ma due giorni dopo a Khambula ottenne la sua prima, vera vittoria, quando gli assalti degli impì zulù si infransero contro le barricate erette dai britannici, che poi contrattaccarono con l'impiego di 600 cavalleggeri. Quel giorno perirono 3.000 tra i migliori guerrieri zulù, il cui popolo subì un durissimo colpo nel morale. Nonostante la nuova vittoria di Gingindlovu (2 aprile), dovette abbandonare i territori conquistati e rientrare alle basi di partenza per riorganizzare la forza d'invasione. L'attacco riprese alla fine del mese di giugno, e il 1 luglio, davanti a Ulundi, riportò la decisiva vittoria che causò la perdita di quattromila guerrieri zulù e la successiva cattura del re Cetshwayo il quale quel giorno ebbe a dire : «Un assegai è stato piantato nel ventre della Nazione. Non ci sono lacrime sufficienti per piangere i morti».