Fusione del KPD e dell'SPD nel Partito Socialista Unificato di Germania

Wilhelm Pieck (KPD) e Otto Grotewohl (SPD) si stringono la mano durante il congresso dell'unificazione.

La fusione del Partito Comunista di Germania (KPD) e del Partito Socialdemocratico di Germania (SPD) nel Partito Socialista Unificato di Germania (SED) avvenne il 21 aprile del 1946 nella Zona di occupazione sovietica (SBZ). È considerata un'unione forzata (in tedesco Zwangsvereinigung),[1][2] in quanto circa 5 000 socialdemocratici tedeschi contrari alla fusione furono arrestati e inviati in campi di lavoro o nelle prigioni.[3]

  1. ^ Hermann Weber, Das politische System der SBZ/DDR zwischen Zwangsvereinigung und Nationaler Front, 2006, p. 26.
    «Bei einer generellen Beurteilung ist „Zwangsvereinigung“ der richtige Begriff. Er macht klar, dass es für die Sozialdemokraten in der SBZ damals keine Alternative gab. Sie befanden sich in einer Zwangssituation, denn unter sowjetischer Besatzung hatten sie keine freie Entscheidung darüber, ob sie dort die SPD fortführen wollten oder nicht.»
  2. ^ Heinrich August Winkler, Der Lange Weg nach Westen, Beck, 2000, p. 125, ISBN 3406460038.
    «[...]daß der Begriff „Zwangsvereinigung“ der Wahrheit nahekommt.»
  3. ^ (DE) Olaf Opitz, Halb faule Lösung, su Focus, 2007. URL consultato il 5 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2019).

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