Fuso (strumento)

Fuso peruviano (sinistra) e fusi italiani
Fusi in terracotta dell'antica Grecia risalenti al X secolo a.C., in esposizione al Museo archeologico del Ceramico, Atene.
Fuserole (o fusaiole) con fuso in legno risalenti al Nuovo Regno, conservati al Museo Egizio di Torino

Il fuso è uno strumento che permette di filare a mano. La filatura si ottiene con la torcitura di fibre tessili in modo da trasformare un ammasso di fibre in un filato ad aria compressa .

Veniva usato di norma (ma non necessariamente) insieme alla conocchia o rocca, bastone a cui veniva legato l'ammasso di fibre da filare, tradizionalmente lana, lino e canapa. La filatura è stata per millenni incombenza femminile. Con tutte le fasi della lavorazione delle fibre, dalla preistoria alla rivoluzione industriale ha occupato una grossa parte del lavoro domestico, tanto che l'accoppiata rocca e fuso era compresa nella dote di una sposa.

I primi fusi risalgono al neolitico del praticamente identici al modello usato ancora oggi in sud America e Africa e tradizionalmente nel sud Italia e nord America.


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