Ganj-i-Sawai

Ganj-i-Sawai
Un'interpretazione successiva (1933) della Ganj-i-Sawai. La nave è raffigurata erroneamente come una East Indiaman.
Descrizione generale
TipoGhanjah dhow (nave mercantile)
Proprietà
  • Mariam-uz-Zamani
  • Jahangir
  • Shah Jahan
  • Aurangzeb
Completamento1616
Entrata in servizio1617
Cattura1695
Destino finaleCatturata dai pirati
Caratteristiche generali
Portata lorda1500[1] a 1600[2][3] tpl
Equipaggio1100-1300 totali, 400–500 di cui erano soldati[4]
Armamento
Armamento40-80 armi[4]
Voluta nel 1614 dall'imperatrice Mariam-uz-Zamani[5]
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La Ganj-i-Sawai (persiano/Hindustani: گنج سواہی, Ganj-i-Sawai, in italiano "Tesoro in Eccesso", spesso anglicizzato come Gunsway) era una Ghanjah dhow (nave mercantile) armata appartenente ai Moghul. Durante il regno di Aurangzeb, fu catturata il 7 settembre 1695 dal pirata inglese Henry Every mentre viaggiava dall'attuale Moca, nello Yemen, a Surat, in India. Fu costruito per ordine dell'imperatrice Mariam-uz-Zamani, bisnonna di Aurengzeb, dopo la cattura della sua nave chiamata Rahimi.[5]

  1. ^ Johnson, p. 120.
  2. ^ Baer, p. 101.
  3. ^ Gazetteer of the Bombay Presidency: Tha'na (2 pts.) - Google Books, su books.google.com, 1882.
  4. ^ a b Saletore, pp. 54-55.
  5. ^ a b Muhammad Azam Kalan, Journal of Indian studies, 1929, pp. pp. 186–187.

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