La gelosia (dal latinozelosus, aggettivo di zēlus passando per il greco ζηλoς (zelos), zelo, emulazione, brama, desiderio) è un pensiero o sentimento di insicurezza, paura e preoccupazione per una relativa mancanza di beni o di sicurezza, che può consistere in una o più emozioni come rabbia, risentimento, inadeguatezza o impotenza. Assume nel tempo il significato di timore che un rivale ottenga l'affetto di qualcuno a noi caro. A volte si confonde con l'invidia.
La gelosia è una tipica esperienza nei rapporti umani, ed è stata osservata in bambini di appena cinque mesi.[1][2][3][4] Alcuni ricercatori sostengono che la gelosia è presente in tutte le culture.[5][6][7] Tuttavia, altri affermano che la gelosia è un'emozione specifica della cultura.[8]
La gelosia può essere sospetta o reattiva, ed è spesso rafforzata come una serie di emozioni particolarmente forti e costruita come un'esperienza umana universale.
^Draghi-Lorenz, R. (2000). Five-month-old infants can be jealous: Against cognitivist solipsism. Paper presented in a symposium convened for the XIIth Biennial International Conference on Infant Studies (ICIS), 16–19 July, Brighton, UK.