Ghost in the Shell (攻殻機動隊?, Kōkaku kidōtai, lett. "Lo spirito nel guscio - Squadra antisommossa") è un film d'animazione del 1995 diretto da Mamoru Oshii.[2]
Il soggetto è basato sul manga omonimo di Masamune Shirow,[3] adattato da Kazunori Itō, già collaboratore di Oshii. Tra le voci originali figurano quelle di Atsuko Tanaka, Akio Ōtsuka e Iemasa Kayumi. È una co-produzione internazionale tra Giappone e Regno Unito,[4][5] prodotta esecutivamente da Kōdansha, Bandai, Manga Entertainment e animata dalla Production I.G.
Il film è ambientato nel 2029 a Tokyo, dove il cyborg e agente di sicurezza Motoko Kusanagi è alla caccia del misterioso hacker chiamato "Burattinaio". La narrazione comprende tematiche filosofiche che si focalizzano sull'identità dell'Io in un mondo tecnologicamente avanzato. La colonna sonora è stata composta da Kenji Kawai e include del canto in giapponese classico; le immagini della pellicola sono state create utilizzando un misto tra rodovetro e CGI.
Il film ha ricevuto recensioni positive da parte della critica specializzata, che ne hanno elogiato la trama, gli effetti speciali e le musiche. Inizialmente si presentò come un fallimento al botteghino; tuttavia, la distribuzione in home video ha consentito la formazione di una notevole fanbase. Ad oggi, è considerato tra i migliori film d'animazione giapponese e fantascientifici di tutti i tempi.[6][7][8] Ha ispirato registi come le sorelle Lana e Lilly Wachowski, creatrici della saga di Matrix, e James Cameron, che lo ha descritto come «il primo film d'animazione realmente adulto a raggiungere un livello di eccellenza letteraria e visiva».[9]
Distribuito in Giappone da Shochiku, il film ha avuto un seguito nel 2004 intitolato Ghost in the Shell 2 - Innocence, etichettato come lavoro separato e sequel non-canonico. Nel 2008 la pellicola originale è stata sottoposta ad un profondo restyling, con largo uso della computer grafica, e ripubblicata con il titolo Ghost in the Shell 2.0.[10]