Giovanni Aldini (Bologna, 16 aprile 1762 – Milano, 17 gennaio 1834) è stato un fisico e fisiologo italiano.
Proseguì lo studio dell'elettricità animale dello zio Luigi Galvani, divulgandone l'opera.[1][2]
Svolse inoltre studi su fari e dispositivi di sicurezza antincendio, e applicò metodi di elettroterapia per la riabilitazione di pazienti con disordini mentali (riportando la completa riabilitazione dei pazienti, a seguito di stimolazione elettrica transcraniale), anticipando le metodiche elettroterapeutiche del secolo successivo.[3]
Molti dei suoi esperimenti condotti con parti di animali e cadaveri (decapitati e non), fecero scalpore all'epoca, provocando stupore e sbigottimento:[3][4] i suoi esperimenti potrebbero avere ispirato Mary Shelley nella scrittura del romanzo Frankenstein o il moderno Prometeo.[5][6]
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