A causa delle sue dimensioni e della composizione simile a quella solare, Giove è stato considerato per lungo tempo una "stella fallita":[15] in realtà solamente se avesse avuto l'opportunità di accrescere la propria massa sino a 75-80 volte quella attuale[N 3][16] il suo nucleo avrebbe potuto ospitare le condizioni di temperatura e pressione favorevoli all'innesco delle reazioni di fusione dell'idrogeno in elio, cosa che avrebbe reso il sistema solare un sistema stellare binario.[17]
L'intenso campo gravitazionale di Giove influenza il sistema solare nella sua struttura perturbando le orbite degli altri pianeti[18] e lo "ripulisce" in parte dai detriti che possono colpire i pianeti più interni.[19] Intorno a Giove orbitano numerosi satelliti[20] e un sistema di anelli scarsamente visibili;[10] l'azione combinata dei campi gravitazionali di Giove e del Sole, inoltre, stabilizza le orbite di due gruppi di asteroidi troiani.[21]
Il pianeta, conosciuto sin dall'antichità, ha rivestito un ruolo preponderante nel credo religioso di numerose culture, tra cui i Babilonesi, i Greci e i Romani, che lo hanno identificato con il sovrano degli dei.[22] Il simbolo astronomico del pianeta (♃) è una rappresentazione stilizzata del fulmine, principale attributo di quella divinità.
^ Donald K. Yeomans, HORIZONS System, su ssd.jpl.nasa.gov, NASA JPL, 13 luglio 2006. URL consultato l'8 agosto 2007. — All'interno del sito, si vada su "web interface", quindi si scelga "Ephemeris Type: ELEMENTS", "Target Body: Jupiter Barycenter" e "Center: Sun".
^abcdefghijklmno(EN) David R. Williams, Jupiter Fact Sheet, su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA, 16 novembre 2004. URL consultato il 19 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2011).
^Probe Nephelometer, su www2.jpl.nasa.gov, Galileo Messenger - NASA/JPL. URL consultato il 12 febbraio 2007 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2009).
^Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Cole
^ A. P. Ingersoll, T. E. Dowling, P. J. Gierasch, et al, Dynamics of Jupiter's Atmosphere (PDF), su lpl.arizona.edu, Lunar & Planetary Institute. URL consultato il 1º febbraio 2007.
^Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Khurana17
^ S. S. Sheppard, The Jupiter Satellite Page, su dtm.ciw.edu, Departament of Terrestrial Magnetism at Carniege Institution for science. URL consultato il 3 giugno 2009.
^Trojan Minor Planets, su minorplanetcenter.net, International Astronomical Union (IAU). URL consultato il 22 gennaio 2009.
^ Douglas Harper, Jupiter, su etymonline.com, Online Etymology Dictionary. URL consultato il 23 febbraio 2007.
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