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Edizione | 67ª | ||||
Data | 17 maggio - 10 giugno | ||||
Partenza | Lucca | ||||
Arrivo | Verona | ||||
Percorso | 3 810 km, Prol. + 22 tappe | ||||
Tempo | 98h32'20" | ||||
Media | 38,681 km/h | ||||
Classifica finale | |||||
Primo | |||||
Secondo | |||||
Terzo | |||||
Classifiche minori | |||||
Punti | ![]() | ||||
Montagna | ![]() | ||||
Giovani | ![]() | ||||
Cronologia | |||||
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Il Giro d'Italia 1984, sessantasettesima edizione della "Corsa Rosa", si svolse in ventidue tappe precedute un cronoprologo iniziale dal 17 maggio al 10 giugno, per un percorso totale di 3 810 km. Fu vinto da Francesco Moser.
La corsa fu seguita da strascichi polemici. Vincenzo Torriani decise di rinunciare al passaggio sullo Stelvio, che valutò intransitabile a causa della neve (anche se testimonianze dirette sembravano smentirlo), e modificò il percorso della 18sima tappa rendendolo molto più agevole. Fignon accusò esplicitamente gli organizzatori di voler così favorire Moser. Il giorno successivo il francese attaccò deciso sulle Dolomiti e conquistò la maglia rosa ad Arabba. L'ultima tappa, una cronometro di 42 km, si concluse però con l'arrivo trionfale di Moser all'Arena di Verona: il trentino recuperò tutto lo svantaggio grazie anche all'uso di una bicicletta con ruote lenticolari, simile a quella da lui utilizzata per il record dell'ora.
Alla conclusione del Giro si levarono subito proteste da parte di Fignon e del suo entourage, che accusarono gli organizzatori della corsa di aver favorito Moser in diversi modi.[1] Secondo le accuse, Moser fu visto in varie occasioni sfruttare la scia delle auto della squadra e ricevere spinte nelle salite, senza essere mai penalizzato dai giudici di gara. Fignon inoltre denunciò pubblicamente che durante la cronometro finale gli elicotteri delle riprese televisive volarono bassi davanti a lui per rallentarne il ritmo, mentre si posizionarono dietro Moser per agevolarne la pedalata.[2]
Il Giro fu trasmesso in tv da Raidue e in radio da Rai Radio1.