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Edizione | 18ª | ||||
Data | 17 maggio - 8 giugno | ||||
Partenza | Messina | ||||
Arrivo | Milano | ||||
Percorso | 3 095 km, 15 tappe | ||||
Tempo | 115h11'55" | ||||
Media | 26,884 km/h | ||||
Classifica finale | |||||
Primo | |||||
Secondo | |||||
Terzo | |||||
Classifiche minori | |||||
Squadre | ![]() | ||||
Isolati | ![]() | ||||
Cronologia | |||||
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Il Giro d'Italia 1930, diciottesima edizione della "Corsa Rosa", si svolse in quindici tappe, dal 17 maggio all'8 giugno 1930, su un percorso di complessivi 3 095 km. Fu vinto dall'italiano Luigi Marchisio, corridore all'esordio e all'epoca vincitore più giovane nella storia della corsa, superato poi solo da Fausto Coppi nel 1940.[1] Su 115 partenti, arrivarono al traguardo finale 67 corridori.[2]
Dopo la quarta vittoria, terza consecutiva, di Alfredo Binda al Giro del 1929, gli altri ciclisti minacciarono di disertare la competizione. Gli organizzatori optarono allora per una formula a inviti, lasciando Binda fuori dalla corsa, ma pagandogli comunque un premio di 22 500 lire, equivalente a quello previsto per il vincitore.[3]
Il Giro per la prima volta nella storia sbarcò in Sicilia, dove si corsero le tre tappe iniziali, nonostante alcuni problemi organizzativi e climatici. Michele Mara vinse la prima tappa a Catania, Leonida Frascarelli la seconda a Palermo, il ventunenne Luigi Marchisio la terza a Messina.[2] A Messina Marchisio, co-capitano della Legnano orfana di Binda, fece sua anche la leadership della corsa:[3] riuscirà a mantenerla per le restanti dodici tappe, fino al traguardo finale di Milano, rafforzandola prima con un altro successo a Catanzaro e resistendo poi agli attacchi della Maino capeggiata da Luigi Giacobbe, infine secondo.[3] Lo stesso Marchisio corse metà Giro con un occhio bendato,[3] a causa di un lapillo che nelle zone attorno all'Etna gli aveva procurato una lesione al bulbo oculare.
Questa edizione del Giro vide l'esordio di Learco Guerra, che si aggiudicò due tappe, a Roma e a Forlì.