Back Julia (1968 TV series) English Julia (serie de televisión) Spanish Julia (série de televisão de 1968) Portuguese Julia (TV serija) Serbo-Croatian
| Giulia | |
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| Titolo originale | Julia |
| Paese | Stati Uniti d'America |
| Anno | 1968-1971 |
| Formato | serie TV |
| Genere | sitcom |
| Stagioni | 3 |
| Episodi | 86 |
| Durata | 30 min (episodio) |
| Lingua originale | inglese |
| Rapporto | 1,33 : 1 |
| Crediti | |
| Ideatore | Hal Kanter |
| Interpreti e personaggi | |
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| Doppiatori e personaggi | |
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| Musiche | Jeff Alexander |
| Produttore | Hal Kanter, Bernard Wiesen |
| Casa di produzione | Hancarr Productions, Savannah Productions, 20th Century Fox Television |
| Prima visione | |
| Prima TV originale | |
| Dal | 17 settembre 1968 |
| Al | 25 maggio 1971 |
| Rete televisiva | NBC |
| Prima TV in italiano | |
| Data | 5 aprile 1980 |
| Rete televisiva | RaiUno |
Giulia (Julia) è una serie televisiva statunitense in 86 episodi trasmessi per la prima volta nel corso di 3 stagioni dal 1968 al 1971.
È una sitcom incentrata sulle vicende di Julia Baker, un'infermiera, vedova e madre single. Non fu la prima serie televisiva ad avere come protagonista un'attrice afroamericana (il primato spetta a Ethel Waters e Louise Beavers in Beulah, 1950-52), ma Diahann Carroll fu la prima chiamata a ricoprire un ruolo che non fosse stereotipato o servile.[1] E Marc Copage fu il primo attore bambino afroamericano ad entrare nel cast principale di una serie televisiva originale.
La situazione familiare descritta era "atipica": madre vedova con figlio, che vive e lavora in un ambiente "bianco" e benestante. Si dovrà attendere la seconda metà degli anni settanta con Good Times (1974-79) per avere un programma incentrato sulla vita nei quartieri popolari di Chicago di una "ordinaria" famiglia afro-americana (padre, madre, figli di età diverse) di estrazione sociale medio-bassa.[2]
Giulia è stata una delle poche sitcom dell'epoca a non utilizzare risate registrate (che furono poi aggiunte dalla produzione in seguito per le repliche in syndication). La serie vinse un Golden Globe nel 1969, attribuito all'attrice Diahann Carroll, e un TV Land Award nel 2003, oltre a varie nomination agli Emmy Award tra il 1969 e il 1970.
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<ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatoremymovies - ^ (EN) The 30 Best Black Sitcoms of All Time, su complex.com.