Giuliano de' Medici | |
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Raffaello Sanzio e bottega, ritratto di Giuliano de' Medici, tempera e olio su tela, 1515 circa, 83,2×66 cm. New York, Metropolitan Museum of Art. | |
Signore di Firenze (de facto) | |
In carica | 9 marzo 1513 – 17 marzo 1516 |
Predecessore | Giovanni de' Medici |
Successore | Lorenzo de' Medici |
Duca di Nemours | |
In carica | 1515[1][2] – 17 marzo 1516 |
Predecessore | Gaston de Foix-Nemours |
Successore | Luisa di Savoia |
Nome completo | Giuliano di Lorenzo de' Medici |
Altri titoli | |
Nascita | Firenze[1][2], 12 marzo 1479[1] |
Morte | Firenze[1], 17 marzo 1516 (37 anni)[1] |
Sepoltura | Tomba di Giuliano de' Medici duca di Nemours |
Luogo di sepoltura | Sagrestia Nuova[1], Basilica di San Lorenzo[1], Firenze |
Dinastia | Medici |
Padre | Lorenzo de' Medici, il Magnifico[1][2] |
Madre | Clarice Orsini[1] |
Consorte | Filiberta di Savoia[1][2] |
Figli | Ippolito de' Medici[1] (illegittimo) |
Religione | Cattolicesimo |
Giuliano di Lorenzo de' Medici (Firenze, 12 marzo 1479[1] – Firenze, 17 marzo 1516[1]), decimogenito e quinto e ultimo maschio di Lorenzo de' Medici e di Clarice Orsini, fu duca di Nemours dal 1515, signore di Firenze dal 1513 e capitano generale della Chiesa dal 29 giugno 1515 alla morte.
Giuliano, dopo la seconda cacciata dei Medici da Firenze (1494-1512), durante il suo esilio frequentò illustri artisti, letterati e cortigiani, da Ludovico Ariosto e Raffaello Sanzio a Ottaviano Fregoso, da Ludovico di Canossa a Bernardo Dovizi da Bibbiena, fino a Baldassarre Castiglione, che fece di lui uno dei personaggi del Cortegiano, e a Pietro Bembo, che nelle Prose della volgar lingua gli attribuisce il ruolo di paladino del modello del «buon parlare» fiorentino.[1]
Fu inoltre un grande mecenate, creando una variegata corte di artisti e letterati, talora assai giovani o di modesto valore e talora di notevole grandezza, come l’architetto fra Giovanni Giocondo e il geniale Leonardo da Vinci, che preparò un progetto di regolamentazione idrica delle paludi Pontine.[1]