«Tutti i manuali di scienza per le scuole partono da una premessa (o addirittura da una vecchia mitologia) scientista, cioè dalla convinzione che la scienza sia in grado di dare una risposta a tutti i problemi. In tal modo si nega o si nasconde che la scienza si aggira nel mistero e che ogni sua scoperta apre un nuovo mistero.»
Giuseppe Sermonti (Roma, 4 ottobre 1925[2] – Roma, 16 dicembre 2018[3]) è stato un biologo e saggista italiano.
Laureato in scienze biologiche all'Università di Roma ed in scienze agrarie all'Università di Pisa, è stato professore di genetica[4].
In collaborazione con Guido Pontecorvo ha scoperto la ricombinazione parasessuale di Penicillium chrysogenum[5][6]. Assieme a Isabella Spada di Colle d'Alberi (sua moglie) ha scoperto la ricombinazione genetica degli Streptomyces[7][8][9]. Raggiunse la notorietà accademica grazie alla pubblicazione di uno dei primi articoli riguardanti la possibilità di applicare il ciclo parasessuale di Penicillium chrysogenum alla produzione industriale di Penicillina[10]. Dal 1986 ha abbandonato la ricerca scientifica per dedicarsi all'attività di scrittore e saggista.
Dopo l'uscita dal mondo accademico, è principalmente noto per la divulgazione dell'ipotesi devoluzionista, per i libri sulle connessioni con il mondo del simbolismo delle fiabe e per le sue posizioni critiche verso la sintesi moderna dell'evoluzione (neodarwinismo), da lui considerata un prodotto dello scientismo.
Era fratello del dantista Vittorio Sermonti e dello storico, zoologo e politico Rutilio Sermonti, anche lui studioso anti-evoluzionista.