Gluone | |
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Diagramma di Feynman con l'emissione di un gluone (g) | |
Composizione | Particella elementare |
Famiglia | Bosone |
Gruppo | Bosone di gauge |
Interazioni | Interazione forte |
Simbolo | g |
N° tipi | 8 |
Proprietà fisiche | |
Massa | 0 MeV/c2 (Valore teorico)[1] < 20 MeV/c2 (Limite sperimentale)[2] |
Carica elettrica | 0[1] |
Carica di colore | sì, ottetto di gluoni indipendenti |
Spin | 1 |
N° stati di spin | 2 |
I gluoni (dall'inglese glue, colla) sono i bosoni di gauge dell'interazione forte.[3] Hanno carica elettrica zero, elicità 1 e generalmente si assume che abbiano massa nulla. Dato che sono bosoni vettori hanno spin pari a 1.
Analogamente al fotone nell'interazione elettromagnetica, nella cromodinamica quantistica i gluoni mediano l'interazione tra le particelle dotate di carica di colore tenendo uniti i quark negli adroni, in particolare nei protoni e nei neutroni[4] garantendo la stabilità del nucleo atomico.[5] Quando due quark si scambiano un gluone la loro carica di colore cambia. Diversamente dai fotoni, che sono elettricamente neutri, i gluoni possiedono anch'essi, come i quark, una carica di colore, potendo interagire tra loro; questa caratteristica rende la cromodinamica una teoria più complicata rispetto all'elettrodinamica quantistica. I gluoni sono soggetti al fenomeno del confinamento, per il quale non possono esistere isolati ma solo a gruppi. Il loro stato legato viene definito glueball (palla di colla).
Le prime evidenze sperimentali dell'esistenza dei gluoni furono trovate all'inizio degli anni 1980 nel collisore di elettroni e positroni PETRA[6] del DESY[7] di Amburgo, quando vennero trovate evidenze di una tripla emissione nelle collisioni tra un elettrone ed un protone.[8] Mentre la presenza di 2 jet era attribuita all'emissione di una coppia quark-antiquark, la terza emissione fu interpretata come l'ulteriore emissione di un gluone (immediatamente "rivestito" in un jet) da parte di uno dei due quark.