Gotico chiaramontano

Trifora chiaramontana al Palazzo Chiaramonte-Steri di Palermo, chiaro esempio dello stile

Il Gotico chiaramontano o stile chiaramontano è una corrente dell'arte gotica sviluppatasi in Sicilia durante il dominio della famiglia Chiaramonte[1], a lungo Conti di Modica.

  1. ^ Le numerose fabbriche di carattere civile e religioso di cui si fecero promotori i Chiaramonte hanno fatto parlare dell’esistenza di una corrente omonima con un proprio vocabolario architettonico e decorativo (Toesca, 1951), tesi comunque non accolta concordemente dalla critica (Spatrisano, 1972). e iniziative della più potente casata siciliana si rivolsero, dopo la realizzazione dello Steri di Palermo, anche agli aviti feudi agrigentini. Intorno alla metà del secolo vennero ristrutturate le roccaforti familiari di Agrigento, Siculiana, Racalmuto e Favara, si proseguirono i lavori del Santo Spirito ad Agrigento e furono sovvenzionate fondazioni religiose a Naro (chiesa matrice e convento francescano, 1362-1364), Bivona (chiesa matrice, 1374) e Caltabellotta (S. Salvatore, terzo quarto del secolo14); per iniziativa di Federico III Chiaramonte (m. nel 1363) si innalzò la residenza di Palma di Montechiaro (1350 ca.) e furono acquisiti nel 1366 e nel 1374 i castelli demaniali di Naro e Mussomeli, adeguando gli spazi residenziali e di rappresentanza alle esigenze dei nuovi proprietari (sala dei Baroni nel castello di Mussomeli). in Enciclopedia dell'Arte Medievale Treccani/

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