Governatorato autonomo dell'Estonia | |||||
---|---|---|---|---|---|
Informazioni generali | |||||
Nome ufficiale | Эстляндия | ||||
Nome completo | Governatorato autonomo dell'Estonia | ||||
Capoluogo | Tallinn | ||||
Dipendente da | Repubblica russa | ||||
Amministrazione | |||||
Forma amministrativa | Governatorato | ||||
Evoluzione storica | |||||
Inizio | 12 aprile 1917 | ||||
Causa | Rivoluzione russa | ||||
Fine | 3 marzo 1918 | ||||
Causa | Trattato di Brest-Litovsk | ||||
| |||||
Cartografia | |||||
Il governatorato autonomo dell'Estonia fu istituito il 12 aprile 1917 dal Governo provvisorio russo all'interno della Repubblica russa.
In precedenza l'Estonia si trovava sotto il controllo dell'Impero russo ed era suddivisa in due governatorati (guberniya): il governatorato di Reval, nel nord, corrispondente all'incirca all'area dell'Estonia danese, e la parte settentrionale del governatorato di Riga, dove viveva la maggioranza degli estoni. Queste due aree furono quindi unite in un unico governatorato dopo la Rivoluzione di febbraio.
Furono organizzate le elezioni per il Parlamento provvisorio, Maapäev e i menscevichi e i bolscevichi ottennero una certa percentuale di voti. Il 5 novembre 1917, due giorni prima della Rivoluzione di Ottobre a San Pietroburgo, il capo bolscevico estone Jaan Anvelt tentò un colpo di Stato a Tallinn, cercando di deporre il governatore Jaan Poska il 9 novembre. Il 28 novembre 1917 il Maapäev, rifiutando di riconoscere il tentativo bolscevico di colpo di Stato, si autoproclamò come l'unica autorità costituita e legalmente eletta in Estonia. Il Parlamento fu poi comunque sottomesso dai bolscevichi; nel 1918 si tennero le elezioni per l'Assemblea Costituzionale e i partiti anti-bolscevichi ottennero la maggioranza.