Governo Berlusconi III | |
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Stato | ![]() |
Presidente del Consiglio | Silvio Berlusconi (FI) |
Coalizione | FI, AN, LN, UDC, NPSI, PRI |
Legislatura | XIV Legislatura |
Giuramento | 23 aprile 2005 |
Dimissioni | 2 maggio 2006 |
Governo successivo | Prodi II 17 maggio 2006 |
Il governo Berlusconi III è stato il cinquantottesimo esecutivo della Repubblica Italiana, il secondo e ultimo della XIV legislatura.
È rimasto in carica dal 23 aprile 2005[1] al 17 maggio 2006[2], per un totale di 389 giorni, ovvero 1 anno e 24 giorni.[3]
A seguito delle elezioni regionali del 2005, conclusesi con un tracollo del centrodestra in tutte le regioni tranne che in Lombardia e Veneto, il 16 aprile i ministri di UDC e Nuovo PSI nel governo Berlusconi II annunciarono la loro uscita dal governo e l'appoggio esterno a un nuovo esecutivo. Il 20 aprile Berlusconi annunciò in Senato la volontà di costituire un nuovo governo di fine legislatura e rimise al Quirinale le proprie dimissioni. Il giorno successivo UDC e Nuovo PSI annunciarono l'appoggio a un nuovo governo e il 22 aprile il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, a seguito di consultazioni, affidò il nuovo incarico a Berlusconi. Il 23 aprile Berlusconi si presentò al Quirinale con la nuova lista dei ministri, che giurarono il pomeriggio stesso[4].
Il governo ricalcò, come composizione e azione politica, il Berlusconi II. Contava 25 ministri (compreso il Presidente del Consiglio), 9 viceministri, 63 sottosegretari, per un totale di 97 membri.
Ottenne la fiducia alla Camera dei deputati il 27 aprile 2005 con 334 voti favorevoli, 240 contrari e 2 astenuti[5].
Ottenne la fiducia al Senato della Repubblica il 28 aprile 2005 con 170 voti favorevoli e 117 contrari[6].
Diede le dimissioni il 2 maggio 2006[7][8], perché era terminata la legislatura, rimanendo in carica per il disbrigo degli affari correnti fino al 17 maggio.