Governo Andreotti III | |
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Stato | Italia |
Presidente del Consiglio | Giulio Andreotti (DC) |
Coalizione | DC |
Legislatura | VII Legislatura |
Giuramento | 30 luglio 1976 |
Dimissioni | 16 gennaio 1978 |
Governo successivo | Andreotti IV 13 marzo 1978 |
Il Governo Andreotti III è stato il trentatreesimo esecutivo della Repubblica Italiana, il primo della VII legislatura.
Rimase in carica dal 30 luglio 1976[1][2] al 13 marzo 1978[3], per un totale di 591 giorni, ovvero 1 anno, 7 mesi e 13 giorni.
Fu il primo governo della storia della Repubblica ad annoverare tra i propri membri una donna, Tina Anselmi (al dicastero del Lavoro), fu chiamato "Governo della non sfiducia"[4][5] o "Governo di solidarietà nazionale"[6], in quanto superò la votazione di fiducia in parlamento attraverso l'astensione del Partito Comunista Italiano di Enrico Berlinguer.
Ottenne la fiducia al Senato della Repubblica il 6 agosto 1976, con 136 voti favorevoli, 17 contrari e 69 astenuti.
Ottenne la fiducia alla Camera dei deputati l'11 agosto 1976, con appena 258 voti favorevoli, 44 contrari[4] e ben 303 astenuti sui 605 presenti.
Il governo si dimise per permettere un rimpasto favorevole a far entrare nella maggioranza, ma con appoggio esterno, il PCI.[7]