Governo provvisorio di Milano | |
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(dettagli)
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Motto: Italia libera Dio lo vuole | |
Dati amministrativi | |
Lingue ufficiali | Italiano |
Lingue parlate | Lombardo |
Capitale | Milano |
Dipendente da | Regno di Sardegna |
Politica | |
Forma di Stato | Governo provvisorio |
Presidente | Gabrio Casati |
Nascita | 18 marzo 1848 con Gabrio Casati |
Causa | Cinque giornate di Milano |
Fine | 5 agosto 1848 con Gabrio Casati |
Causa | Armistizio Salasco |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Lombardia |
Massima estensione | 21 526 km² nel 1848 |
Economia | |
Valuta | Lira italiana |
Religione e società | |
Religioni preminenti | Cristianesimo |
Religioni minoritarie | Ebraismo |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Regno Lombardo-Veneto |
Succeduto da | Regno Lombardo-Veneto |
Il governo provvisorio di Milano, nella storia del Risorgimento italiano, indica l'istituzione che governò Milano durante le Cinque giornate, portandola alla liberazione dagli austriaci, con trasformazione degli organismi della Municipalità, il cui podestà conte Gabrio Casati, assunse la direzione.
Al governo provvisorio, costituito in assoluta prevalenza di aristocratici di un moderato orientamento conservatore, è contrapposto il Consiglio di guerra, guidato dal repubblicano Carlo Cattaneo, insediatosi a Palazzetto Taverna, di posizioni politicamente più avanzate.
Fu il governo provvisorio ad invocare l'intervento del re di Sardegna, Carlo Alberto di Savoia, per tentare di trasformare in guerra regia la guerra di popolo, per usare la terminologia dello storico Carlo Jean in pubblicazioni edite a cura dello stato italiano[1].
Successivamente il gruppo di liberali milanesi che dopo il ritorno degli austriaci si preparavano per la riconquista della libertà, erano soliti radunarsi in una trattoria di Turro, allora paesino fuori porta. In ricordo di questo avvenimento il Comune di Milano ha chiamato la piazza dove sorgeva tale trattoria "Piazza Governo Provvisorio".