Un governo tecnico, o anche governo dei tecnici,[1] è un tipo di governo dalla non dichiarata identità politica,[2][3] formato da personalità dotate di competenze tecniche specialistiche ed estranee alle forze politiche;[4] tale tipo di governo viene solitamente costituito in particolari situazioni in cui coesiste una difficoltà o emergenza (specie in particolari congiunture politico-economiche) e l'impossibilità di realizzare una maggioranza "politica" in Parlamento, con il compito pertanto di affrontare l'emergenza senza incontrare i veti incrociati dei partiti politici.[1]
Il termine "tecnico" viene a volte associato alla concezione politica di governo dello Stato nota come tecnocrazia, cioè un "governo dei tecnici" come tentativo di risolvere i problemi di un Paese in maniera che si pretende più scientifica, razionale e rigorosa, al di là delle contrapposizioni politico-ideologiche e quindi estranea alle logiche di interesse tipiche dei partiti.[5][6][7][8].
Per quanto riguarda gli Stati membri dell'Unione europea, ci sono stati – fino al 2014 – sei governi tecnici in senso stretto: governo Dini (Italia 1995-1996), governo Monti (Italia 2011-2013), governo Bajnai (Ungheria 2009-2010), governo Văcăroiu (Romania 1992-1994), governo Berov (Bulgaria 1992-1994) e governo Fischer (Repubblica Ceca 2009-2010).[3]
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Politi
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