Grammatica dell'esperanto

Voce principale: Lingua esperanto.
La prima grammatica di esperanto in lingua italiana, pubblicata a Crema da Daniele Marignoni nel 1890.
Unua libro. Por Rusoj, un'edizione dell'Unua libro per parlanti russi, pubblicata a Varsavia nel 1887

La grammatica della lingua esperanto fu studiata da Ludwik Lejzer Zamenhof, l'oculista polacco poliglotta che sviluppò la lingua, basandosi sulle lingue etniche parlate quotidianamente, dalle quali ricavò il lessico e le regole di grammatica. Zamenhof era affascinato dalla povertà di flessione della lingua inglese, che influenzò in maniera particolare i verbi. Nel luglio 1887 egli pubblicò, inizialmente in russo, il suo Unua Libro ("Primo libro"), un'introduzione alla lingua a caratteri generali. L'idioma tratteggiato in tale volume è sostanzialmente lo stesso che viene parlato oggigiorno.

La grammatica dell'esperanto è stata studiata per avere la massima espressività (pari cioè a quella di una lingua etnica), ma fatta in modo che si possa imparare anche da autodidatti; essa è infatti molto semplice e regolare, ma non cade nella banalità. Infatti l'esperanto si è diffuso dapprima tra gli intellettuali che lo imparavano da soli tramite le varie grammatiche. La prima grammatica di esperanto in italiano è datata 1890, tre anni dopo la pubblicazione dell'esperanto (un periodo piuttosto breve dati i tempi e l'assenza dei mezzi di comunicazione di massa moderni).


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