I Gruppi di Combattimento furono unità militari dell'Esercito Cobelligerante Italiano attive, al fianco degli Alleati, durante la seconda guerra mondiale, nella campagna d'Italia e nella guerra di liberazione italiana. Nacquero dalla riorganizzazione del Regio Esercito seguita all'armistizio di Cassibile.
Creati il 23 luglio 1944 su autorizzazione allo Stato Maggiore generale da parte delle forze armate alleate, erano costituiti per lo più da soldati provenienti da varie Divisioni dell'Esercito Regio (ma anche da partigiani e da volontari) equipaggiati, armati e addestrati dall'esercito britannico.[1] Inizialmente formati a partire dalle Divisioni "Cremona" e "Friuli" - ognuna delle quali era composta da circa 10.000 uomini ordinati su due reggimenti di fanteria, uno di artiglieria e unità minori - dopo poche settimane si aggiunsero i gruppi "Folgore", "Piceno", "Legnano" e "Mantova".[2][3]