Guerra della Super League

La Guerra della Super League è stata la disputa sul controllo della competizione di alto livello del rugby a 13 professionistico in Australia e Nuova Zelanda, tra la Australian Rugby League (ARL) e la Super League (Australia), a metà degli anni '90.

La Super League, appoggiata da Rupert Murdoch e da News Corporation, era in competizione con l'ARL, appoggiata da Kerry Packer e dalla Optus Vision, con ricorso anche ai tribunali, per i diritti televisivi e la supremazia in questo sport.[1][2][3] La Super League aveva attratto molti club delusi dall'amministrazione esistente, e presentò due nuove squadre, mentre tentò di imporsi come la competizione dominante. Dopo varie azioni legali, quando l'ARL tentò bloccare la nuova lega, la Super League disputò una stagione parallela a quella dell'ARL's, nel 1997.[4] Alla fine di quella stagione, un accordo venne raggiunto e i due campionati si fusero per formare l'attuale National Rugby League.

  1. ^ Catherine Maquire, Joseph and Possami, Power and global sport: zones of prestige, emulation and resistance, Routledge, 2005, p. 87, ISBN 978-0-415-25279-9.
  2. ^ David Headon, Up From the Ashes: The Phoenix of a Rugby League Literature (PDF), in Football Studies Volume 2, Issue 2, Football Studies Group, ottobre 1999. URL consultato il 7 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2012).
  3. ^ P. Dorian Owen e Clayton R. Weatherston, Professionalization of New Zealand Rugby Union: Historical Background, Structural Changes and Competitive Balance (PDF), in Economics Discussion Papers No. 0214, University of Otago, dicembre 2002, p. 6. URL consultato il 13 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2008).
  4. ^ Ian Cockerill, Eye of the Storm, in The Sunday Age, 3 ottobre 1999, p. 4. URL consultato il 6 ottobre 2009.

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