Guerra sporca parte di guerra fredda e operazione Condor | |||
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Data | 1974-1983 | ||
Luogo | Argentina | ||
Esito | Operativo Independencia Processo di Riorganizzazione Nazionale Operazione conclusa in seguito alla guerra delle Falkland colpo di stato argentino del 1976 | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
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"fonti nel corpo del testo" | |||
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La guerra sporca (in spagnolo: Guerra sucia) fu un programma di repressione violenta attuato in Argentina con lo scopo di distruggere la cosiddetta sovversione, rappresentata dai gruppi guerriglieri marxisti o peronisti attivi in Argentina dal 1970, ed eliminare in generale qualunque forma di protesta e di dissidenza nel paese presente nell'ambiente culturale, politico, sociale, sindacale e universitario.
La brutale campagna repressiva ebbe il suo momento culminante tra il 1976 e il 1979 e venne condotta in segreto, al di fuori di ogni controllo legale, da una serie di corpi speciali e di unità antisovversive costituite dalle forze armate e dalla polizia federale, secondo i programmi pianificati e attuati dalla Giunta militare argentina del cosiddetto Processo di riorganizzazione nazionale, capeggiata dal generale Jorge Rafael Videla e dai suoi successori, generali Roberto Eduardo Viola, Leopoldo Galtieri e Reynaldo Bignone.
Essa fu caratterizzata dalla massiccia violazione dei diritti umani e civili nei confronti della popolazione, con l'utilizzo di metodi quali la privazione della libertà senza procedimenti giudiziari, la detenzione in luoghi segreti controllati dalle forze armate, la tortura, gli omicidi e le sparizioni; durante questo periodo, oltre alle migliaia di persone incarcerate, vi furono circa 2.300 omicidi politici e circa 30.000 persone scomparvero (desaparecidos), delle quali circa 9.000 accertate dalla Comisión Nacional sobre la Desaparición de Personas.