Guerre civili seleucidi | ||||
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Moneta di Demetrio II Nicatore, una delle principali figure delle guerre civili dell'impero seleucide | ||||
Data | 152–83 a.C. | |||
Luogo | Impero seleucide | |||
Casus belli | Rivolta di Alessandro I Bala contro Demetrio II Nicatore | |||
Esito | Invasione dell'impero da parte del re armeno Tigrane II | |||
Schieramenti | ||||
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Le guerre civili seleucidi furono una serie di guerre di successione combattute tra esponenti (veri o presunti) di diversi rami della dinastia seleucide e da alcuni sovrani ribelli per il controllo dell'Impero seleucide. La prima ebbe inizio nel 152 a.C., sotto il regno di Demetrio I Sotere, che finì spodestato e ucciso dal ribelle Alessandro I Bala. Ne seguirono molte altre, con l'avvicendamento sul trono di molti sovrani diversi in contrapposizione fra loro, di volta in volta sostenuti dal Regno d'Egitto e da altri Stati stranieri.
I conflitti dinastici si perpetuarono per gli ultimi novant'anni di vita dell'Impero seleucide e ne segnarono il declino inesorabile. L'Impero, un tempo maggiore potenza dell'Oriente ellenistico, si restrinse quindi alle dimensioni degli odierni Libano e Siria, subì l'annessione al Regno d'Armenia di Tigrane II nell'83 a.C. e, infine, dopo una breve restaurazione della vecchia monarchia seleucide, fu definitivamente soppresso dai romani nel 64 a.C.