Guerre veneziano-genovesi | |
---|---|
![]() | |
Data | 1256-1381 |
Luogo | Mar Mediterraneo orientale e Mar Nero |
Esito | Inconcludente, con l'accumulo di molti debiti da parte delle due repubbliche marinare |
Schieramenti | |
Voci di guerre presenti su Wikipedia | |
Le guerre veneziano-genovesi furono quattro conflitti tra la Repubblica di Venezia e la Repubblica di Genova che si svolsero tra il 1256 e il 1381, risolte quasi interamente tramite scontri navali e collegate le une alle altre da interludi durante i quali episodi di pirateria e violenza tra le due comunità commerciali italiane nel mar Mediterraneo e nel mar Nero furono all'ordine del giorno, in un clima da "guerra fredda".
A partire dall'XI secolo, Venezia e Genova avevano costruito degli imperi commerciali divenuti, nel XIII secolo delle talassocrazie tanto solide da estromettere le altre repubbliche marinare e da fare delle due città interlocutori privilegiati di compagini statali quali l'Impero Romano d'Oriente, il Regno d'Ungheria, ecc. Nella seconda metà del Duecento le tensioni tra la Serenissima e la Superba, acuite dal controllo marciano su Costantinopoli a seguito della Quarta crociata, esplosero. Il primo conflitto, noto come "Guerra di San Saba" (1256-1270), al netto della vittoria veneziana, non minò la crescente potenza genovese a Costantinopoli e nel Mar Nero. Il secondo conflitto (1294-1299) registrò una rivincita dei liguri con significative vittorie militari. Dopo un'alleanza di circostanza contro i Mongoli durante l'assedio di Caffa (1346), la Serenissima e la Superba tornarono a scontrarsi nella "Guerra degli Stretti" (1350-1355), durante la quale Venezia trascinò nella contesa il Regno d'Aragona, emergente rivale "tirrenico" di Genova, che nuovamente si concluse con uno stallo con una vittoria militare genovese a caro prezzo. Il quarto conflitto, la "Guerra di Chioggia" (1377-1381) vide Venezia circondata da vari fronti con i genovesi all'ingresso della Laguna veneta ma, con un enorme sforzo bellico, la Serenissima conseguì la vittoria finale, salvando la città dalla distruzione, pur al netto di un esborso economico debilitante. Atti di pirateria tra Veneziani e Genovesi (sottoposti al controllo francese nel frattempo) continuarono fino alla vittoria veneziana nella battaglia di Modone (1403). Trent'anni dopo, le due repubbliche tornarono ad affrontarsi nella Battaglia di San Fruttuoso (1431) ma nel contesto delle Guerre di Lombardia e con una Superba allora assoggettata ai Visconti di Milano.
La vera causa della tregua tra Venezia e Genova a partire dal XV secolo fu il coinvolgimento delle stesse in sistematici conflitti con altre potenze: per la Superba il confronto con l'Aragona, poi concluso dall'assoggettamento dei liguri al Regno di Spagna nel XVI secolo; per la Serenissima il logorante, plurisecolare conflitto con il Gran Turco. In generale, la minaccia ottomana ai commerci ed alle coste di tutto il Mediterraneo, soprattutto grazie all'alleanza tra il sultano d'Istanbul ed i corsari barbareschi, favorì l'avvicinamento e la collaborazione tra le due antiche rivali, es. nella Battaglia di Lepanto. Allo stesso tempo, il calo della quota di commercio mondiale transitante per il Mediterraneo durante l'Età delle scoperte vanificò le ambizioni di dominio commerciale delle repubbliche italiane e le conseguenti tensioni.[1] Osservando il quadro generale delle guerre veneziano-genovesi, si può osservare come ,nonostante una significativa superiorità militare genovese, questa serie di guerre danneggiò le risorse di ambo le parti, portando la Superba in una lunga serie di lotte intestine, a vantaggio dei suoi vicini.