La guerriglia (in spagnolo guerrilla) o guerra di guerriglia (in spagnolo guerra de guerrillas) è una particolare modalità di guerra condotta con specifica conoscenza del terreno e delle condizioni ambientali, da parte di formazioni di limitata entità per lo più irregolari, cioè composte da forze definibili come militari irregolari, ribelli, partigiani, paramilitari o civili armati, compresi i bambini soldato. In un contesto di ribellione, conflitto violento, guerra o guerra civile, i guerriglieri possono rivolgere le loro azioni contro le truppe regolari del loro stesso Stato (allo scopo di abbattere il regime costituito o protestare contro di esso), contro le truppe di uno Stato estero (allo scopo di liberare il loro Paese dalle truppe straniere che lo occupano), o contro forze insorte rivali. La guerriglia si sviluppa mediante imboscate, raid, sabotaggi, tattiche mordi e fuggi, attentati, attacchi di sorpresa e conseguenti brevi scontri, generalmente effettuati in zone montane, boscose o impervie, che sono particolarmente favorevoli allo spostamento rapido di piccole formazioni; può esistere anche una guerriglia urbana, effettuata da piccoli gruppi in città, in genere contro le forze di polizia[1][2].