Gli habitat gonfiabili o habitat espandibili sono strutture pressurizzate in grado di sostenere la vita nello spazio il cui volume interno aumenta dopo il lancio. Sono state spesso proposte per l'uso in applicazioni spaziali per fornire un maggior volume di spazio vitale per una data massa.
La prima progettazione formale e produzione di un habitat spaziale gonfiabile avvenne nel 1961 con un progetto di stazione spaziale prodotto dalla Goodyear Tire & Rubber Company (anche se questo progetto non è mai stato lanciato).[1] Una proposta pubblicata nel 1989 dalla divisione Man Systems del Johnson Space Center ha abbozzato una struttura sferica di 16 metri di diametro come habitat lunare, parzialmente interrato nella superficie.
Per la Stazione Spaziale Internazionale fu proposto un modulo gonfiabile chiamato TransHab (una portmanteau di Trans Habitation),[2] e successivamente l'azienda privata Bigelow Aerospace ne rilanciò il progetto per un certo numero di potenziali applicazioni civili e commerciali.[3][4]