Hillary Clinton

Hillary Clinton
Hillary Clinton nel 2016

Rettrice della Queen's University Belfast
In carica
Inizio mandato1º gennaio 2020
PredecessoreThomas Moran

67ª Segretaria di Stato degli Stati Uniti d'America
Durata mandato21 gennaio 2009 –
1º febbraio 2013
PresidenteBarack Obama
PredecessoreCondoleezza Rice
SuccessoreJohn Kerry

Senatrice degli Stati Uniti
per New York
Durata mandato3 gennaio 2001 –
21 gennaio 2009
PredecessoreDaniel Patrick Moynihan
SuccessoreKirsten Gillibrand[1]

42ª First lady degli Stati Uniti d'America
Durata mandato20 gennaio 1993 –
20 gennaio 2001
PresidenteBill Clinton
PredecessoreBarbara Bush
SuccessoreLaura Bush

First lady dell'Arkansas
Durata mandato9 gennaio 1979 –
19 gennaio 1981
PredecessoreBarbara Pryor
SuccessoreGay Daniels White

Durata mandato11 gennaio 1983 –
12 dicembre 1992
PredecessoreGay Daniels White
SuccessoreBetty Tucker

Dati generali
Partito politicoDemocratico (dal 1968)
In precedenza:
Repubblicano (1965-1968)
Titolo di studio
Università
ProfessioneAvvocata, diplomatica, scrittrice, docente
FirmaFirma di Hillary Clinton

Hillary Diane Rodham, coniugata Clinton (pronuncia statunitense, AFI: [ˈhɪləɹi daɪˈæn ˈɹɑdəm ˈklɪntən]; pronuncia italiana: /ˈilari ˈklinton/[2]; Chicago, 26 ottobre 1947), è una politica, avvocata e diplomatica statunitense, membro del Partito Democratico e già senatrice per lo Stato di New York e segretaria di Stato dal 2009 al 2013.[N 1][3][4][5]

Prima di intraprendere l'attività politica, ha esercitato la professione di avvocata e docente di diritto penale, diventando la prima donna a essere ammessa come socio nel «Rose Law Firm», uno degli studi legali più antichi degli Stati Uniti; ha inoltre fatto parte dei consigli d'amministrazione delle multinazionali Walmart[6] e Lafarge.[7]

È sposata con Bill Clinton dal 1975; a seguito dell'elezione del marito alla carica di Presidente degli Stati Uniti d'America, è stata first lady dal 1993 al 2001. Successivamente ha prestato servizio per otto anni come senatrice in rappresentanza dello Stato di New York (2001-2009), venendo eletta per il suo primo mandato mentre era ancora first lady e diventando quindi la prima moglie di un presidente a ricoprire una carica elettiva. Durante la sua permanenza al Congresso, sostenne apertamente l'intervento armato in Afghanistan e in Iraq, ma in un secondo momento criticò la gestione delle operazioni militari da parte dell'amministrazione di George W. Bush.

Nel 2008 prese parte alle elezioni primarie del proprio partito in previsione delle consultazioni presidenziali dello stesso anno; dopo un lungo e aspro confronto caratterizzato anche da dispute legali fu sconfitta dal senatore Barack Obama, conseguendo tuttavia il maggior numero di voti popolari (18 milioni) nella storia delle primarie statunitensi. La senatrice annunciò in seguito il proprio appoggio nei confronti di Obama, poi eletto presidente. Hillary Clinton svolse le funzioni di segretaria di Stato fra il gennaio del 2009 e il febbraio del 2013, rinunciando all'incarico al termine del primo mandato di Obama e venendo sostituita da John Kerry.

Nel 2016 partecipò nuovamente alle primarie democratiche: avendo conseguito il maggior numero di delegati, ottenne la candidatura ufficiale per le successive elezioni presidenziali, diventando la prima donna a correre per la presidenza in rappresentanza di uno dei due maggiori partiti politici, e la terza in assoluto dopo Tonie Nathan e Victoria Woodhull. Pur vincendo il voto popolare nazionale, perse il Collegio elettorale e di conseguenza la Presidenza contro il candidato del Partito Repubblicano Donald Trump[8][9][10][11][12][13] Il 5 marzo 2019 ha rinunciato a candidarsi per le elezioni presidenziali del 2020.[14]

Dal 1º gennaio 2020 è rettrice della Queen's University di Belfast.[15]

  1. ^ Sostituta di Clinton al Senato, designata direttamente dal Governatore di New York, il democratico David Paterson.
  2. ^
  3. ^ Alberto Ferrigolo, Clinton: “Gli Usa sapevano già nel 2011 che Putin avrebbe attaccato l’Ucraina”, in AGI, Roma, maggio 2023.
    «[...] Hillary, che in quel momento era la segretaria di Stato.»
  4. ^ Hillary Clinton: “Netanyahu dovrebbe andarsene”, in RSI Radiotelevisione svizzera, Lugano, 8 febbraio 2024.
    «L’ex segretaria di Stato critica duramente il premier israeliano, lo considera un leader “inaffidabile” e a suo avviso va sostituito»
  5. ^ Matteo Persivale, Hillary «cupido» per il ministro: «Se vuoi ti presento un amico», in Corriere della Sera, 10 ago 2023.
    «[...] aveva ringraziato l'ex segretaria di Stato [...]»
  6. ^ (EN) Clinton Remained Silent As Wal-Mart Fought Unions, su ABC News. URL consultato il 21 ottobre 2024.
  7. ^ (EN) Clinton’s Former Employer, LaFarge, Faces Allegations of Funding ISIS, su Observer, 5 agosto 2016. URL consultato il 21 ottobre 2024.
  8. ^ (EN) What Happened: The long list of who Hillary Clinton blames, su BBC News, 12 settembre 2017. URL consultato il 26 ottobre 2024.
  9. ^ Fox News, Hillary Clinton blames another group for her election loss, 3 maggio 2018. URL consultato il 26 ottobre 2024.
  10. ^ Fox News, Now Hillary blames Obama for 2016 election loss, 22 novembre 2017. URL consultato il 26 ottobre 2024.
  11. ^ Washington Free Beacon, Clinton Blames Her Loss on White Women Listening to Their Husbands, 12 marzo 2018. URL consultato il 26 ottobre 2024.
  12. ^ DailyWire+, Hillary Blames Election Loss On Capitalism, 4 maggio 2018. URL consultato il 26 ottobre 2024.
  13. ^ (EN) Hillary Clinton Blames FBI Dir. Comey for Losing 2016 Election, su NBC News. URL consultato il 26 ottobre 2024.
  14. ^ Hillary Clinton non si candiderà nel 2020, su ansa.it, 5 marzo 2019. URL consultato il 6 marzo 2019.
  15. ^ Hillary Clinton appointed chancellor of Queen's University, Belfast, su bbc.com, 2 gennaio 2020. URL consultato il 2 gennaio 2020.


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