I forzati della gloria | |
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Titolo originale | The Story of G.I. Joe |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1945 |
Durata | 108 min |
Dati tecnici | B/N |
Genere | drammatico |
Regia | William A. Wellman |
Soggetto | Ernie Pyle |
Sceneggiatura | Leopold Atlas, Guy Endore e Philip Stevenson |
Casa di produzione | United Artists |
Fotografia | Russell Metty |
Montaggio | Albrecht Joseph |
Musiche | Louis Applebaum e Ann Ronell |
Scenografia | David S. Hall e Edward G. Boyle |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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I forzati della gloria (The Story of G.I. Joe) è un film di guerra del 1945 diretto da William A. Wellman e interpretato da Burgess Meredith e Robert Mitchum.
La storia raccontata dal film è un omaggio al soldato comune statunitense (a cui ci si riferisce con il nome generico di "G.I. Joe") durante la seconda guerra mondiale, raccontata attraverso gli occhi del corrispondente di guerra Ernie Pyle (vincitore del Premio Pulitzer), con dialoghi e narrazione ispirati dagli editoriali di Pyle. Il film si concentra sulle vicende della Compagnia C del 18º reggimento fanteria, che Pyle accompagnò in combattimento in Tunisia e in Italia (in realtà Pyle accompagnò in Italia la 34ª e 36ª Divisione di fanteria). Le amicizie nate durante la corrispondenza di guerra portarono Pyle a raccontare la miseria e i sacrifici relativi alla condizione ed eroica resistenza dei soldati.
Girato con la collaborazione di Pyle, il film debuttò due mesi dopo l'uccisione sul campo del giornalista a Iejima, durante la battaglia di Okinawa, in Giappone: il 14 febbraio 1945, in uno dei suoi ultimi articoli pubblicati, intitolato "In the Movies", Pyle disse: "Lo chiamano ancora The Story of G.I. Joe. Il titolo non mi è mai piaciuto, ma nessuno riusciva a pensarne uno migliore, ed ero troppo pigro per provarci".[1]
La pellicola ottenne la candidatura a quattro premi Oscar, inclusa l'unica di Mitchum come miglior attore non protagonista: questo film lo affermò all'epoca come una delle più grandi stelle del cinema.