Il giorno della civetta

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Il giorno della civetta
AutoreLeonardo Sciascia
1ª ed. originale1961
GenereRomanzo
SottogenerePoliziesco
Lingua originaleitaliano
Leonardo Sciascia nel 1979

Il giorno della civetta è un racconto lungo di Leonardo Sciascia, terminato nel 1960 e pubblicato per la prima volta nel 1961 dalla casa editrice Einaudi.

Il racconto trae lo spunto dall'omicidio di Accursio Miraglia, un sindacalista comunista, avvenuto a Sciacca nel gennaio del 1947 ad opera di Cosa Nostra.

Sciascia aveva già iniziato a scrivere di mafia nel 1957, recensendo il libro di Renato Candida, comandante dei carabinieri ad Agrigento, al quale si è ispirato per tratteggiare il personaggio del Capitano Bellodi, protagonista del romanzo.[1][2][3]

La prima edizione venne anticipata sulla rivista Mondo Nuovo del 9 ottobre 1960, e la prima edizione comparve con una "Nota", che dichiarava la verità sottintesa alla finzione del romanzo, scritta in una libertà non piena ma significativa, nei confronti di una letteratura che fino a quel momento aveva fornito della mafia una rappresentazione apologetica e di una società che, negli organi politici e d'informazione, ne negava addirittura l'esistenza.

Questo concetto sarà ribadito nella "Avvertenza" all'edizione scolastica del 1972.

Dal romanzo è tratto il film omonimo del 1968, per la regia di Damiano Damiani.

  1. ^ Giovanni Cerruti, Sciascia: ora per la mafia è arrivato il giorno dell'avvoltoio, La Stampa, 11 settembre 1982
  2. ^ L'articolo de "La Stampa" riportato sul sito di Radio Radicale, su radioradicale.it. URL consultato il 9 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2013).
  3. ^ Francesco Merlo, I quaquaraquà e il sessantotto in Sicilia, in Il giorno della civetta, Milano, Adelphi, 2002, p. 7, ISSN 1129-0854 (WC · ACNP).

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