Il seme dell'uomo | |
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Marzio Margine e Anne Wiazemsky in una scena del film | |
Lingua originale | Italiano |
Paese di produzione | Francia, Italia |
Anno | 1969 |
Durata | 113 min |
Genere | fantascienza, drammatico |
Regia | Marco Ferreri |
Soggetto | Marco Ferreri |
Sceneggiatura | Marco Ferreri, Sergio Bazzini |
Casa di produzione | Polifilm |
Distribuzione in italiano | Cineriz |
Fotografia | Mario Vulpiani |
Montaggio | Enzo Micarelli |
Musiche | Teo Usuelli, Richard Teitelbaum |
Scenografia | Luciana Vedovelli Levi |
Costumi | Lina Nerli Taviani |
Trucco | Alfonso Gola |
Interpreti e personaggi | |
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Il seme dell'uomo è un film del 1969 diretto da Marco Ferreri.
La pellicola tratta di una coppia di sopravvissuti ad un catastrofico evento ignoto e dell'atteggiamento di entrambi al riguardo della situazione in cui vengono calati non volenti. L'orrore metafisico, suggerito, della fine dell'umanità fa da sfondo alla storia dell'entusiasta Cino, che con positivistico slancio crede in un possibile futuro, opposto al pessimismo di Dora che non se la sente di mettere al mondo un figlio in una situazione del genere, e che preferisce mangiare la forma di parmigiano invece di musealizzarla. È uno dei film dove il nichilismo di Ferreri è espresso con massima intensità e la povertà di mezzi diventa stile ed espressione.[1][2]