Impero bizantino Βασιλεία Ῥωμαίων | |
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L'Impero Bizantino nel 1340, durante il regno di Andronico III | |
Dati amministrativi | |
Lingue ufficiali | Greco e latino (solo cerimoniale) |
Lingue parlate | Greco medievale |
Capitale | Costantinopoli |
Politica | |
Nascita | 25 dicembre 1261 con Michele VIII Paleologo |
Causa | riconquista Costantinopoli |
Fine | 29 maggio 1453 con Costantino XI Paleologo |
Causa | Caduta di Costantinopoli |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Balcani, Anatolia, Grecia |
Religione e società | |
Religione di Stato | Cristianesimo ortodosso |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Impero di Trebisonda Impero di Nicea Despotato dell'Epiro Impero latino d'oriente |
Succeduto da | Impero ottomano |
L'Impero bizantino fu governato dalla dinastia Paleologa fra il 1261, anno della ripresa di Costantinopoli, sottratta dall'Impero latino d'oriente fondato dopo la quarta crociata (1202-1204) e dell'incoronazione di Michele VIII, e il 1453, anno della caduta di Bisanzio a opera dell'Impero ottomano.
Fin dai primi tempi, la dinastia Paleologa dovette affrontare diversi nemici che minacciavano l'ormai quasi millenario impero bizantino. In primis, i Turchi avevano iniziato, nel 1263, appena due anni dopo l'inizio del dominio Paleologo, a condurre diverse scorrerie e infine a espandersi in Asia Minore. Infatti, l'Anatolia, che aveva per secoli costituito il cuore economico e sociale dello stesso impero, fu progressivamente perduta a causa dei continui attacchi ottomani, il cui esercito era costituito dai così detti ghazi, unità militari turche specializzate nelle incursioni e nei saccheggi. Col tempo, le aspirazioni degli ottomani mutarono, sia per un aspetto economico (la regione greco-turca che occupava l'Impero romano d'oriente era infatti molto prospera) sia a causa delle continue pressioni esercitate dai mongoli (non a caso, pochi anni prima, nel 1243, l'Impero mongolo aveva sbaragliato le forze turche nella battaglia di Köse Dağ). Inoltre, i Paleologi dovettero confrontarsi anche su diversi altri fronti, spesso senza mai concludere le inimicizie con i propri nemici e arrivando dunque a combattere quasi ininterrottamente, mentre in patria la produzione dei viveri e della manodopera diminuivano gradualmente. L'Impero bizantino, infatti, affrontò durante questo periodo diverse guerre civili e diversi conflitti con imperi confinanti, che talvolta erano addirittura di fede cristiana. Gli avversari dell'Impero di Costantinopoli furono infatti: il Secondo Impero bulgaro, l'Impero Serbo, gli ultimi manipoli dell'Impero latino, la Repubblica di Venezia, l'Impero ottomano e talvolta anche con alcuni avamposti gestiti dai Cavalieri Ospitalieri.
La privazione dei possedimenti in Anatolia a causa dei Turchi e di quelli in occidente a causa delle forze bulgare avvenne inoltre in contemporanea a diversi eventi nefasti per l'Impero bizantino. Infatti, proprio nello stesso periodo scoppiarono due cruente guerre civili, la Peste Nera colpì Bisanzio e, nel 1354, un terremoto colpì Gallipoli, evento del quale i Turchi approfittarono conquistando la penisola. Ormai, nel 1380, i possedimenti dell'Impero bizantino erano stati ridimensionati soltanto alla capitale Costantinopoli e ad alcune exclavi isolate, che tuttavia riconoscevano soltanto formalmente l'autorità dei Paleologi. Nonostante tale situazione, l'abile diplomazia bizantina e le campagne militari condotte dal condottiero turco-mongolo Tamerlano che ostacolarono i Turchi permisero al millenario impero bizantino di sopravvivere fino al 1453. Le ultime due exclavi dell'impero, il Despotato di Morea e l'Impero di Trebisonda, crollarono poco tempo dopo.
Sebbene questo periodo della storia bizantina sia stato caratterizzato da una forte frammentarietà politico-militare e una generale decadenza della società, il periodo paleologo vide un rifiorire dell'arte e della letteratura, tant'è che gli studiosi moderni parlano di rinascenza paleologa. Con la caduta dell'Impero romano d'oriente, tutto il sapere accumulato dagli studiosi bizantini venne portato in Italia proprio da questi ultimi, contribuendo a dare inizio al rinascimento italiano.