Impero di Vijayanagara | |
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Dati amministrativi | |
Nome completo | Impero di Vijayanagara |
Nome ufficiale | ವಿಜಯನಗರ ಸಾಮ್ರಾಜ್ಯ / విజయనగర సామ్రాజ్యము |
Lingue ufficiali | kannada |
Lingue parlate | kannaḍa e telugu |
Capitale | Vijayanagara |
Politica | |
Forma di governo | Monarchia |
Rajah | Elenco |
Nascita | 1336 con Harihara I |
Fine | 1646 con Sriranga III |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | India meridionale |
Territorio originale | odierni Karnataka, Andhra Pradesh, Tamil Nadu, Kerala |
Religione e società | |
Religione di Stato | Induismo |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Impero Hoysala Dinastia Kakatiya Dinastia Pandya |
Succeduto da | Regno di Mysore Nayak di Keladi Nayak di Thanjavur Nayak di Madurai Nayak di Chitradurga |
Ora parte di | India |
L'Impero di Vijayanagara (in kannada ವಿಜಯನಗರ ಸಾಮ್ರಾಜ್ಯ; in telugu విజయనగర సామ్రాజ్యము) fu un impero dell'India meridionale esteso sull'altopiano del Deccan.
Fondato nel 1336 da Harihara I e da suo fratello Bukka Raya I,[1] si protrasse fino al 1646 anche se il suo potere diminuì in seguito alla grave sconfitta militare patita nel 1565 ad opera dei Sultanati del Deccan nella battaglia di Talikota.
L'Impero deve il suo nome alla capitale Vijayanagara (in italiano: la città della vittoria), le cui impressionanti rovine, dichiarate Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, circondano l'attuale villaggio di Hampi nell'odierno Stato del Karnataka.[2]
Le cronache dei viaggiatori europei di quel tempo come Duarte Barbosa, Domingo Paes, Fernão Nunes e Niccolò Da Conti e i registri locali ci forniscono informazioni fondamentali sulla sua storia. Gli scavi archeologici rivelano la potenza e la ricchezza di questo impero.
L'eredità dell'Impero comprende un gran numero di monumenti sparsi in tutta l'India meridionale, sebbene i resti più importanti siano quelli di Hampi. Le antiche tradizioni architettoniche indiane si combinano nello stile proprio di Vijayanagara.[3] L'unione di credenze e di lingue ispirò le innovazioni applicate ai templi della tradizione indù, in primo luogo nel Deccan e successivamente tra le altre culture dell'Impero mediante l'utilizzo dei materiali disponibili nelle diverse località. Le strutture più antiche mostrano influenze del Sultanato di Delhi.
Un'amministrazione efficiente e intensi scambi commerciali marittimi portarono all'Impero nuove tecnologie, come ad esempio l'uso dei sistemi di controllo delle acque d'irrigazione.[4][5] Il patrocinio imperiale incoraggiò le belle arti e la letteratura fiorì nelle lingue kannaḍa, telugu, tamil e sanscrito, mentre la musica carnatica evolse adottando le regole attuali. L'Impero di Vijayanagara fu un punto di svolta nella storia del subcontinente che, trascendendo i regionalismi, promosse l'Induismo come fattore di unità.
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