Incidente aereo di John F. Kennedy Jr. | |
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Data | 16 luglio 1999 |
Tipo | Perdita di controllo a seguito di disorientamento spaziale |
Luogo | Oceano Atlantico, al largo della costa occidentale di Martha's Vineyard |
Stato | ![]() |
Coordinate | 41°17′37″N 70°58′39″W |
Tipo di aeromobile | Piper Saratoga |
Operatore | Privato |
Numero di registrazione | N9253N |
Partenza | Aeroporto della Contea di Essex, New Jersey, Stati Uniti |
Scalo intermedio | Aeroporto di Martha's Vineyard, Massachusetts, Stati Uniti |
Destinazione | Aeroporto Municipale di Barnstable, Massachusetts, Stati Uniti |
Occupanti | 3 |
Passeggeri | 2 |
Equipaggio | 1 |
Vittime | 3 |
Feriti | 0 |
Sopravvissuti | 0 |
Mappa di localizzazione | |
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Il 16 luglio 1999 John Fitzgerald Kennedy Jr. morì quando l'aereo leggero su cui stava volando si schiantò nell'Oceano Atlantico al largo di Martha's Vineyard, nel Massachusetts. Anche la moglie di Kennedy, Carolyn Bessette, e la cognata Lauren Bessette erano a bordo e morirono.[1][2] Il Piper Saratoga partì dall'aeroporto della Contea di Essex nel New Jersey; la rotta prevista percorreva la costa del Connecticut e attraversava il Rhode Island Sound fino all'aeroporto di Martha's Vineyard.[3][4]
L'indagine ufficiale del National Transportation Safety Board (NTSB) concluse che Kennedy cadde vittima di un disorientamento spaziale durante una discesa notturna sull'acqua, cosa che gli fece perdere il controllo del suo aereo. Kennedy non possedeva un'abilitazione strumentale e quindi era certificato solo per volare secondo le regole del volo a vista (VFR). Al momento dell'incidente, le condizioni meteorologiche e di luce erano tali che tutti i punti di riferimento fondamentali erano oscurati, rendendo il volo a vista difficile, sebbene legalmente ancora consentito.