Incidente di Venlo

L'incidente di Venlo (in tedesco Venlo-Zwischenfall, in olandese Venlo-incident, in inglese Venlo incident) si riferisce ad una particolare operazione condotta dal Sicherheitsdienst e che si concluse con la cattura di due agenti inglesi del Secret Intelligence Service (SIS), il 9 novembre 1939, alla periferia della città olandese di Venlo, a 5 chilometri (3,1 mi) dal confine tedesco.[1]

Il fatto viene anche posto in correlazione con il controverso attentato della Bürgerbräukeller, secondo Reitlinger attendibilmente una simulazione posta in essere ad arte per sostenere la tesi del "complotto britannico-olandese" ai danni del Führer, prospettando di conseguenza l'invasione dei Paesi Bassi come una sorta d'azione di autodifesa.[2]

  1. ^ L'episodio è dettagliatamente descritto in Reitlinger, Gerald - Storia delle SS, Longanesi, 1967, pagina 153 e seguenti.
  2. ^ Hitler menzionò per la prima volta la possibilità di utilizzare l'incidente di Venlo come scusa per invadere i Paesi Bassi in una conferenza militare il 23 novembre 1939. Vedi Documents on German Foreign Policy, Series D, Vol. VIII, 445.

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