Col termine incubo (dal latinoincubare, "giacere sopra"), nella tradizione romana veniva indicata una creatura malefica di aspetto maschile che giaceva sui dormienti, dando loro un senso di soffocamento o congiungendosi carnalmente con essi[1].
Tale creatura trova rispondenza in figure analoghe quali l'Efialte (᾽Εϕιάλτης) nella tradizione greca[1], il Pahad Layla ebraico ("terrore della notte")[2][3] e più divinità demoniache mesopotamiche come il sumeroIrdu Lili o Lilū, la cui controparte femminile è Ardat Lili o la più nota Lilith[4][5] nonché l'accadicoKiel-lillal.
Una versione femminile di questa creatura è chiamata succubo.
^abIncubo, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 6 novembre 2015.