Incubo (mitologia)

Incubo, 1870

Col termine incubo (dal latino incubare, "giacere sopra"), nella tradizione romana veniva indicata una creatura malefica di aspetto maschile che giaceva sui dormienti, dando loro un senso di soffocamento o congiungendosi carnalmente con essi[1].

Tale creatura trova rispondenza in figure analoghe quali l'Efialte (᾽Εϕιάλτης) nella tradizione greca[1], il Pahad Layla ebraico ("terrore della notte")[2][3] e più divinità demoniache mesopotamiche come il sumero Irdu Lili o Lilū, la cui controparte femminile è Ardat Lili o la più nota Lilith[4][5] nonché l'accadico Kiel-lillal.

Una versione femminile di questa creatura è chiamata succubo.

  1. ^ a b Incubo, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 6 novembre 2015.
  2. ^ Karel van der Toorn, Bob Becking e Pieter Willem van der Horst, Dictionary of Deities and Demons in the Bible (PDF), Wm. B. Eerdmans Publishing, 1999, ISBN 978-0-8028-2491-2.
  3. ^
    « Tu non temerai lo spavento notturno, né la freccia che vola di giorno »   ( Salmi 91, 5, su laparola.net.)
  4. ^ Siegmund Hurwitz, Lilith: The First Eve: Historical and Psychological Aspects of the Dark Feminine, Daimon, 2007, ISBN 978-3-85630-522-2.
  5. ^ Raphael Patai, The Hebrew Goddess, Wayne State University Press, 1990, pp. 222-221, ISBN 978-0-8143-2271-0.

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