L'indice di Wobbe (WI) è il principale indicatore dell'interscambiabilità a parità di pressione dei gas carburanti come il gas naturale, il GPL ed è frequentemente definito nelle specifiche delle forniture di gas e nei trasporti. L'indice di Wobbe, , è definito come
In cui ΔcHso è il potere calorifico superiore, o semplicemente valore calorifico, e ρ la densità specifica del gas (densità relativa a quella dell'aria). Poiché ρ è adimensionale, IW ha le dimensioni del potere calorifico, e quindi è solitamente espresso in MJ/Nm3, o MJ/Sm3 o, nei contesti anglosassoni, in BTU/scf.
Il primo a proporlo in questo modo fu l'ingegnere bolognese Goffredo Wobbe nel 1926[1].
L'indice di Wobbe è usato per confrontare il potere calorifico di differenti miscele combustibili in un apparecchio. Se due carburanti hanno lo stesso indice di Wobbe allora a parità di pressione di alimentazione l'energia trasportata sarà la stessa. Tipicamente variazioni fino al 5% sono consentite dal momento che non sono rilevabili dal consumatore. L'indice di Wobbe è un fattore critico per minimizzare l'impatto della fase di transizione durante l'analisi dell'uso di carburanti SNG come le miscele propano-aria.