L'informatica è la disciplina scientifica che si occupa dello studio dell'elaborazione delle informazioni e delle sue applicazioni pratiche. Più nel dettaglio, essa si concentra sulla rappresentazione, organizzazione e gestione automatica delle informazioni. Il termine ha origine dal francese informatique, unione delle parole information (informazione) e automatique (automatica), e fu introdotto dal fisico francese Philippe Dreyfus nel 1962. Pur essendo una scienza autonoma, l'informatica è strettamente legata all'uso del calcolatore, che rappresenta uno dei principali strumenti per il suo sviluppo; l'evoluzione dell'informatica è infatti andata di pari passo con i progressi tecnologici dei computer.[1]
Si accompagna e si integra o è di supporto a tutte le discipline scientifiche e, come tecnologia, pervade pressoché qualunque "mezzo" o "strumento" di utilizzo comune e quotidiano, tanto che (quasi) tutti siamo in qualche modo utenti di servizi informatici. La valenza dell'informatica in termini socioeconomici ha scalato in pochi anni la piramide di Anthony, passando da operativa (in sostituzione o a supporto di compiti semplici e ripetitivi), a tattica (a supporto della pianificazione o gestione di breve termine), a strategica. In tale ambito, l'informatica è diventata talmente strategica nello sviluppo economico e sociale delle popolazioni che il non poterla sfruttare, uno status ribattezzato con l'espressione divario digitale, è un problema di interesse planetario.
Assieme all'elettronica e alle telecomunicazioni, unificate insieme sotto la denominazione tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), rappresenta quella disciplina e allo stesso tempo quel settore economico che ha dato vita e sviluppo alla terza rivoluzione industriale, attraverso quella che è comunemente nota come rivoluzione digitale. L'informatica si evolve soprattutto nel campo della telefonia.