Ingenieurskantoor voor Scheepsbouw | |
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Stato | ![]() |
Altri stati | ![]() |
Fondazione | 1922 a L'Aia |
Chiusura | 1933 |
Sede principale | L'Aia |
Settore | cantiere navale |
La Ingenieurskantoor voor Scheepsbouw ("Ufficio d'ingegneria per le costruzioni navali" in lingua olandese, abbreviato in IvS o InKaVos) fu una azienda olandese con sede a L'Aia specializzata in costruzioni navali, creata da una joint venture tra alcuni dei principali costruttori navali tedeschi del periodo: la AG Vulcan, la Germaniawerft e la AG Weser.
Benché nominalmente olandese e impegnata in costruzioni navali a favore di nazioni estere, la IvS era stata in realtà costituita per preservare il patrimonio di conoscenze in fatto di costruzioni di unità sommergibili accumulato dalla Germania durante la prima guerra mondiale, che il trattato di Versailles tentava di cancellare; la IvS ricevette segretamente fondi da parte della Reichsmarine, impegnandosi a studiare e portare avanti progetti di battelli subacquei e ad ammassare componenti e conoscenze in materia, a vantaggio della ricostruzione della flotta tedesca e in violazione delle clausole di Versailles.
L'azienda cessò le attività nel 1933, quando con l'avvento al potere di Adolf Hitler la Germania rigettò le clausole di Versailles e riprese apertamente la progettazione dei propri sommergibili.