La invasione svedese del Brandeburgo (in tedesco: Schwedeneinfall) fu un conflitto svoltosi nell'ambito delle Guerre del Nord in Europa. L'indifeso margraviato di Brandeburgo venne invaso dall'esercito svedese proveniente dalla Pomerania svedese a partire dal 26 dicembre 1674, occupando l'area sino alla fine di giugno del 1675. L'invasione svedese diede di fatti inizio alla guerra suedo-brandeburghese che, a seguito delle dichiarazioni di guerra di altri stati europei alleati del Brandeburgo, sfociò nelle Guerre del Nord che terminarono solo nel 1679.
Il motivo dell'invasione svedese fu la partecipazione di 20.000 uomini dell'esercito del Brandeburgo nella guerra mossa dal Sacro Romano Impero alla Francia come parte della guerra franco-olandese. La Svezia, tradizionale alleato della Francia, occupò militarmente il margraviato mentre questo era impegnato sul fronte occidentale, costringendo così l'elettore a firmare una pace separata con la Francia. All'inizio di giugno del 1675 l'elettore con 15.000 uomini si accampo presso Schweinfurt in Franconia, nell'attuale Germania meridionale, e raggiunse la città di Magdeburgo il 21 giugno successivo. In una campagna che durò meno di dieci giorni, l'elettore Federico Guglielmo costrinse le truppe svedesi a ritirarsi dal margraviato di Brandeburgo.