Ioan Rus | |
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Ministro dei trasporti della Romania | |
Durata mandato | 24 giugno 2014 – 16 luglio 2015 |
Capo del governo | Victor Ponta |
Predecessore | Dan Șova |
Successore | Iulian Matache |
Ministro dell'interno della Romania | |
Durata mandato | 7 maggio 2012 – 8 agosto 2012 |
Capo del governo | Victor Ponta |
Predecessore | Gabriel Berca |
Successore | Mircea Dușa |
Durata mandato | 28 dicembre 2000 – 15 giugno 2004 |
Capo del governo | Adrian Năstase |
Predecessore | Constantin Dudu Ionescu |
Successore | Marian Săniuță |
Presidente del consiglio del Distretto di Cluj | |
Durata mandato | 5 giugno 2000 – 28 dicembre 2000 |
Predecessore | Victor Romulus Constantinescu |
Successore | Grațian Șerban |
Dati generali | |
Partito politico | PDSR (fino al 2001) PSD (2001-2018) PRO Romania (dal 2018) |
Titolo di studio | Laurea in Ingegneria meccanica |
Università | Università Tecnica di Cluj-Napoca |
Ioan Rus (21 febbraio 1955) è un politico rumeno. Membro del Partito Social Democratico, è stato ministro dell'interno da dicembre 2000 a giugno 2004[1] e, nuovamente, da maggio ad agosto 2012, quando si è dimesso all'indomani del referendum del 2012.[2]
Nel giugno 2014, in seguito alle dimissioni di Dan Șova, è stato indicato come ministro dei trasporti[3]. Nel giugno 2015, tuttavia, fu protagonista di una polemica in relazione ad un suo commento riguardante i lavoratori rumeni che erano emigrati in Europa occidentale. Ha affermato che con un ipotetico stipendio mensile di 1.500 euro, «i loro figli diventano teppisti a casa e le loro mogli si trasformano in puttane». In seguito alle sue dichiarazioni Rus ha successivamente presentato le proprie dimissioni.[4]