Ipocrisia

"L'ipocrisia": un'illustrazione del 1898 tratta dal periodico satirico politico costaricano El Cachiflín.

L'ipocrisia (dal greco ὑποκρίνομαι «fingere») è l'atteggiamento con cui si finge di avere sentimenti, opinioni, virtù o valori morali che in realtà non si hanno, di solito per trarre in inganno qualcuno sulle proprie reali intenzioni e trarne dei benefici personali.[1][2][3]

Può essere intesa come la creazione di una falsa apparenza di virtù e bontà, l'atto di mentire consapevolmente per attirare favori sociali o l'atto di agire secondo principi che vengono criticati allo stesso tempo. Secondo la psicologia morale, è il mancato rispetto da parte di una persona delle regole e dei principi morali che esprime. L'ipocrisia può derivare dal desiderio di nascondere motivi o sentimenti reali agli altri. In molte lingue, un ipocrita è qualcuno che nasconde le proprie intenzioni e la vera personalità. Più che una mancanza di sincerità, è una mancanza di lealtà e rettitudine: se il bugiardo mente contro i fatti, l'ipocrita mente contro i suoi sentimenti.

È importante distinguere l'ipocrisia dalla semplice incapacità di una persona di acquisire o praticare le virtù da essa reputate utili, anche se la stessa, pur ritenendosi incapace di raggiungere tali obiettivi, può suggerire la via giusta agli altri. Ad esempio, una persona che abusa di alcool non può essere tacciata di ipocrisia se consiglia agli altri di non bere, a meno che essa non si professi costantemente sobria.

  1. ^ (IT) Ipocrisia, su Vocabolario Treccani. URL consultato il 5 marzo 2023.
  2. ^ (IT) ipocrisia: significato e definizione, su La Repubblica. URL consultato il 5 marzo 2023.
  3. ^ (IT) ipocrisia, su Wikizionario. URL consultato il 5 marzo 2023.

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