Iroha

Iroha (giapponese : いろは / vecchio alfabeto sillabico giapponese)[1] è un poema giapponese, scritto probabilmente nel periodo Heian (794-1179 d.C.). È stata registrata per la prima volta nel 1079 e presenta una struttura di versi di 7 e 5 sillabe. L'iroha si distingue per il fatto di essere un pangramma perfetto, in quanto utilizza ogni singolo kana esattamente una volta (ad eccezione di ん [-n], che è stato aggiunto successivamente al sillabario). Per questo motivo, questa poesia è stata utilizzata come disposizione del sillabario giapponese fino alla riforma del sillabario durante l'era Meiji (fine del XIX secolo).

Iroha Uta (いろは歌) è una poesia dell'undicesimo secolo che racchiude la concezione buddista della vita, composta di 47 lettere in versi di cinque e sette sillabe, che compongono i 47 suoni del vecchio alfabeto sillabico giapponese. Fino all'inizio dell'era Meiji, questa poesia veniva recitata per far imparare agli scolari l'alfabeto, e viene talvolta usata ancora oggi.[1]

In origine, la poesia era attribuita al monaco Kūkai, fondatore della setta buddista esoterica Shingon in Giappone, a cui si attribuisce anche l'invenzione della scrittura kana, ma ciò era improbabile, poiché si ritiene che ai suoi tempi esistessero suoni distinti per la e nelle colonne a e ya della tavola kana. Il carattere (e) nella poesia si sarebbe letto ye, lasciando il pangramma incompleto. Inoltre, recenti ricerche hanno dimostrato che la data di composizione del poema risale al tardo periodo Heian.[2]

La parola いろは (iroha) è usata anche come "ABC" o "cose di base" in giapponese.

  1. ^ a b (JAIT) Dizionario Shogakukan giapponese-italiano 2ª edizione - 小学館 和伊中辞典 2版, いろはをイタリア語で言うと - コトバンク 和伊辞典, su コトバンク. URL consultato il 27 dicembre 2023.
  2. ^ Abe, Ryuichi (1999). The Weaving of Mantra: Kûkai and the Construction of Esoteric Buddhist Discourse. Columbia University Press. pp. 392, 398. ISBN 0231112866.

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