Isole Dahlak ዳህላክ | |
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Geografia fisica | |
Localizzazione | Mar Rosso |
Coordinate | 15°50′N 40°12′E |
Geografia politica | |
Stato | Eritrea |
Regione | Regione del Mar Rosso Settentrionale |
Cartografia | |
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L'arcipelago delle isole Dahlak[1][2], o secondo altre fonti Dahlac[3][4][5], Dahalac[6] o Daalac[7] (in ge'ez: ዳህላክ, in arabo دهلك?, Dahlak), separato dalla terraferma dal Canale di Massaua, è formato da 126 isole madreporiche basse e sabbiose situate al largo della costa eritrea di fronte alla città portuale di Massaua, nel Mar Rosso meridionale.
L'arcipelago è formato da 126 tra isole e scogli, di cui 2 più grandi. Le principali isole di questo arcipelago sono Dahlak Chebir o Grande Dahlach (900 km²), la più popolata, Nora (135 km²) e poi, in ordine alfabetico, Dhuladhiya, Dissei, Dohol, Eruà, Haràt, Hermil, Sarato (o Isratu), Nocra (che fu sede di un penitenziario), Nahleg e Sciumma.
Attualmente sono in gran parte disabitate: solo su quattro isole c'è una popolazione permanente e su alcune altre una popolazione temporaneamente residente. Su alcune di esse si trovano antiche necropoli, oggetto di studi specialistici da parte degli epigrafisti, a causa dell'uso che vi si riscontra della primissima onomastica araba in età islamica.
La lingua dahlik, un tempo considerata dialetto del tigrino, è oggi riconosciuta come lingua a sé stante, anche se appartenente allo stesso gruppo delle lingue semitiche dell'Etiopia settentrionale.
Grazie all'ambiente incontaminato e all'abbondanza della fauna ittica sono state già da tempo dichiarate riserva naturale.