Jabba the Hutt

Jabba the Hutt
UniversoGuerre stellari
Lingua orig.Inglese
AutoreGeorge Lucas
StudioLucasfilm
1ª app.25 maggio 1983
1ª app. inIl ritorno dello Jedi
Ultima app. inThe Clone Wars
Voci orig.
Caratteristiche immaginarie
SpecieHutt
SessoMaschio

Jabba the Hutt è un personaggio immaginario della saga fantascientifica di George Lucas Guerre stellari: è raffigurato come un grosso extraterrestre simile a una lumaca, dotato di braccia antropomorfe, privo di arti inferiori e con una lunga coda.[1] È apparso per la prima volta ne Il ritorno dello Jedi (1983), anche se è menzionato sia in Guerre stellari (1977) sia ne L'Impero colpisce ancora (1980), e una scena precedentemente eliminata che include il personaggio venne aggiunta alla riedizione del 1997 di Guerre stellari e nelle edizioni home video successive. Ne Il ritorno dello Jedi fu realizzato tramite un grande pupazzo in lattice, controllato da una troupe di burattinai, mentre nei film successivi e nelle nuove sequenze introdotte nella trilogia originale si usò la computer grafica.

Il ruolo del personaggio è principalmente antagonistico: egli è infatti un gangster hutt di circa 600 anni, che utilizza un vasto seguito di criminali, cacciatori di taglie, contrabbandieri, assassini e guardie del corpo per gestire il suo impero criminale. Nel suo palazzo sul pianeta desertico Tatooine tiene a sua disposizione molti intrattenitori, schiavi, droidi e creature aliene. Jabba ha un bieco senso dell'umorismo, una risata bellicosa, un insaziabile appetito e una propensione per il gioco d'azzardo, le schiave e la tortura.[2]

Il personaggio fu inserito nella campagna di merchandising di Guerre stellari durante l'uscita de Il ritorno dello Jedi. Oltre ai film, Jabba the Hutt appare in romanzi e fumetti dell'Universo espanso e a volte viene citato con il suo nome completo, Jabba Desilijic Tiure,[2] mentre in italiano è stato chiamato anche Jabba de' Hutt. L'immagine di Jabba ha giocato fin dall'inizio un ruolo influente nella cultura di massa, soprattutto negli Stati Uniti: il suo nome viene utilizzato come espediente letterario satirico e caricatura politica per evidenziare qualità negative come l'obesità e la corruzione.[3]

  1. ^ (EN) Gerald Clarke, Great Galloping Galaxies!, su time.com, Time, 23 maggio 1983, p. 2. URL consultato il 15 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2011).
  2. ^ a b SansweetJabba the Hutt (Jabba Desilijic Tiure), vol. 2, p. 130.
  3. ^ (EN) Koenraad Kuiper, Star Wars: An Imperial Myth, in Journal of Popular Culture, vol. 21, n. 4, 1988, p. 78.

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Nelliwinne