È stato il primo imprenditore della Repubblica Popolare Cinese ad apparire sulla copertina della rivista Forbes,[1] mentre nel 2009 era stato scelto dalla rivista Time come uno dei cento uomini più importanti al mondo.[2] Nel 2010 fu inoltre selezionato da Forbes come uno degli "Eroi della filantropia nell'Asia" (in inglese: Asia's Heroes of Philanthropy) per i suoi contributi alla lotta contro la povertà.[3]
Nel settembre 2018 annuncia di voler lasciare entro un anno la carica di presidente esecutivo del gruppo Alibaba, pur rimanendo nel Consiglio di Amministrazione fino al 2020, per dedicarsi ad attività di filantropia nel settore dell'istruzione.[4] Nel mese successivo viene rivelata la sua iscrizione al Partito Comunista Cinese.[5] Scomparso per diversi mesi dopo aver criticato la Repubblica Popolare Cinese[6] riappare in una videoconferenza il 20 gennaio 2021.[7][8][9]
Al 2021, secondo Forbes, è il 5° uomo più ricco della Cina e il 26° uomo più ricco del mondo con un patrimonio di oltre 41 miliardi di dollari.[10] Secondo il centro di ricerca cinese Hurun, la sua fortuna ammonterebbe a 55 miliardi di dollari, che ne farebbero il 25° uomo più ricco del mondo e il 4º uomo più ricco della Cina.[11]