Stato di Jhansi | |
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Dati amministrativi | |
Nome ufficiale | State of Jhansi |
Lingue parlate | indiano, inglese |
Capitale | Jhansi |
Dipendente da | Regno Unito dal 1804 al 1853 |
Politica | |
Forma di governo | regno |
Nascita | 1804 |
Fine | 1853 |
Territorio e popolazione | |
Massima estensione | 4059 km² nel 1804 |
Popolazione | c. 5000 nel 1858 |
Economia | |
Valuta | rupia di Jhansi |
Commerci con | India britannica |
Religione e società | |
Religioni preminenti | induismo |
Religione di Stato | induismo |
Religioni minoritarie | islamismo, anglicanesimo, cattolicesimo |
Classi sociali | patrizi, clero, popolo |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Impero Maratha |
Succeduto da | Stato di Gwalior |
Lo Stato di Jhansi fu uno stato principesco del subcontinente indiano, avente per capitale la città di Jhansi. Governato originariamente dalla dinastia Newalkar dei maratha, rimase dalla sua fondazione sotto la sovranità dell'India britannica dal 1804 sino al 1853, quando le autorità inglesi presero possesso diretto dello stato sulla base della dottrina della decadenza. La città fortificata di Jhansi ne era la capitale.
Storicamente, il principato di Jhansi nel Bundelkhand era stato tributario dei pascià, i quali avevano ceduto i loro diritti sulla provincia di Jhansi egli inglesi dopo la sconfitta dell'Impero maratha. Lord Hastings ricompensò il capo locale con il possesso ereditario della provincia.[1] Lo stato di Jhansi fu, ad ogni modo, reclamato da Rani Laxmi Bai, una delle figure chiave dei moti indiani del 1857, dall'agosto del 1857 al giugno del 1858.