«My faith demands that I do whatever I can, wherever I am, whenever I can, for as long as I can with whatever I have to try to make a difference»
«La mia fede richiede che io faccia qualsiasi cosa - ovunque mi trovi, ogni volta che posso, il più a lungo possibile e con tutto ciò che ho - per provare a fare la differenza»
Jimmy Carter | |
---|---|
Ritratto ufficiale, 1978 | |
39º Presidente degli Stati Uniti d'America | |
Durata mandato | 20 gennaio 1977 – 20 gennaio 1981 |
Vice presidente | Walter Mondale |
Predecessore | Gerald Ford |
Successore | Ronald Reagan |
76º Governatore della Georgia | |
Durata mandato | 12 gennaio 1971 – 14 gennaio 1975 |
Predecessore | Lester Maddox |
Successore | George Busbee |
Dati generali | |
Partito politico | Democratico |
Università | United States Naval Academy |
Professione | Imprenditore agricolo |
Firma |
Jimmy Carter | |
---|---|
Nascita | Plains, 1º ottobre 1924 |
Morte | Plains, 29 dicembre 2024 (100 anni) |
Luogo di sepoltura | Jimmy Carter National Historical Park, Plains |
Religione | cristiano battista |
Dati militari | |
Paese servito | Stati Uniti |
Forza armata | United States Navy |
Anni di servizio | 1946–1953 (attivo) 1953–1961 (riserva) |
Grado | Tenente di vascello |
Decorazioni | American Campaign Medal World War II Victory Medal China Service Medal National Defense Service Medal |
Studi militari | United States Naval Academy |
Altre cariche | Presidente degli Stati Uniti d'America Governatore della Georgia |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
James Earl Carter Jr., detto Jimmy (Plains, 1º ottobre 1924 – Plains, 29 dicembre 2024[1]), è stato un politico e filantropo statunitense, 39º Presidente degli Stati Uniti d'America dal 1977 al 1981.
Da 1971 al 1975 è stato Governatore della Georgia. Ha quindi vinto la nomination democratica per le elezioni presidenziali del 1976, dove da outsider ha sconfitto il presidente repubblicano in carica, Gerald Ford. Insignito nel 2002 del premio Nobel per la pace, in seguito alla morte di George H. W. Bush, avvenuta il 30 novembre 2018, è divenuto il più anziano ex presidente in vita all'epoca.
Nel suo secondo giorno di mandato, Carter ha graziato tutti i renitenti alla leva della guerra del Vietnam. Ha istituito due nuovi dipartimenti a livello di gabinetto di governo, il Dipartimento dell'Energia e il Dipartimento dell'Istruzione, stabilendo una politica energetica nazionale che includeva la conservazione, il controllo dei prezzi e le nuove tecnologie. Negli affari esteri, Carter ha perseguito gli accordi di Camp David, i trattati del Canale di Panama, il secondo Strategic Arms Limitation Talks (SALT II) e l'impopolare Zona del Canale di Panama. Sul fronte economico, ha dovuto affrontare una persistente stagflazione, una combinazione di alta inflazione, alta disoccupazione e crescita lenta. La fine del suo mandato presidenziale fu segnata dalla crisi degli ostaggi in Iran del 1979-1981, dalla crisi energetica del 1979, dall'incidente nucleare di Three Mile Island, dalla guerra civile di El Salvador e dall'invasione sovietica dell'Afghanistan.
In risposta all'invasione, Carter intensificò la guerra fredda quando finì la distensione, impose un embargo sui cereali contro i sovietici, enunciò la dottrina Carter e guidò un boicottaggio internazionale delle Olimpiadi estive del 1980 a Mosca.
Nel 1980 venne riconfermato come candidato presidente in vista delle elezioni generali imponendosi alle primarie democratiche sul senatore Ted Kennedy. Alle elezioni tuttavia perse contro il candidato repubblicano Ronald Reagan.
Nel 1982 viene fondato il Carter Center, per "promuovere ed espandere i diritti umani". Ha viaggiato molto per condurre negoziati di pace, monitorare le elezioni e promuovere la prevenzione e lo sradicamento delle malattie nei Paesi in via di sviluppo. Carter è considerato una figura chiave di Habitat for Humanity Charity. Ha scritto oltre trenta libri che vanno dalle memorie, dalla politica alla poesia e all'ispirazione. Ha anche condannato alcune delle azioni e delle politiche di Hamas, si è battuto per una soluzione dei due Stati.